Storie famose del Blackjack

Da WikiCasino.

Edward Oakley Thorp e gli studenti del MIT

Edward Oakley Thorp è un matematico statunitense. È stato un grandissimo giocatore di Blackjack ed è considerato da molti il padre fondatore della tecnica del conteggio delle carte. Secondo i suoi calcoli dimostrò come il blackjack non fosse soltanto un gioco d'azzardo. Quando nel 1962 pubblicò il libro Beat the Dealer spiegò e diffuse al mondo le tecniche su come riuscire a vincere matematicamente il croupier.

Per arrivare a completare questa teoria, Edward O. Thorp passò molti anni a eseguire complessi calcoli matematici. Esaminando le carte da gioco elaborò questo sistema che “prendeva in considerazione le variazioni relativamente alle carte che rimanevano dopo alcune mani”.

Scoprì infatti che se un giocatore durante una partita di blackjack conta le carte che gli sono state consegnate, può facilmente riuscire a indovinare il resto delle carte nascoste ancora non distribuite. Il giocatore può così giocare agendo di conseguenza e studiando le mosse successive e decidendo se scoprire altre carte.

Nel 1987 Edward O. Thorp incontrò a Monte Carlo il gruppo di allievi del Mit di Boston e gli insegnò le giocate più complicate della sua strategia. I successi di questi giocatori diedero lo spunto per il film 21 con Kevin Spacey nel ruolo di questo professore che alla guida di un gruppo di giocatori riesce a sbancare i più famosi casinò di Las Vegas.

Stuey the Kid

Un'altra storia incredibile è quella di Stuart Errol Ungar, noto come Stu Ungar detto Stuey the Kid. Costui è stato principalmente un giocatore di Poker Texas Hold'Em e Gin Rummy ed è considerato ancora oggi il più forte giocatore del mondo in entrambi i giochi. Unico ad aver vinto per tre volte il Main Event della World Series of Poker è stato inserito nel 2001 nella Poker Hall of Fame.

Nonostante sia conosciuto per le prodezze al Poker, Stuey the Kid fu anche un grandissimo giocatore di Blackjack. Ungar infatti affermava di poter contare tutte le carte presenti in un sabot di blackjack composto da sei mazzi di carte. Nel 1977Bob Stuoack, propietario di un Casinò nel Nevada, scommise 100.000 dollari e sfidò Stu Ungar a contare tutte le carte di un sabot di sei mazzi indovinando le ultime tre carte. Stuey the Kid riuscì a vincere la scommessa.

A un certo punto della sua storia però vennero messe in dubbio le sue reali capacità mnemoniche e l'abilità nel conteggio delle carte e iniziò ad essere accusato di barare. Nel 1982, dopo essere stato accusato di imbroglio a blackjack ad Atlantic City, fu condannato dalla Commissione del Gioco d'Azzardo a un pagamento di 500 dollari di multa. Era una cifra minima, ma il pagamento di questa sarebbe stata una confessione ed una ammissione di colpa che Ungar non aveva. Si rifiutò di pagare e fece causa in tribunale dove vinse. In seguito a questo episodio però gli divenne impossibile giocare a blackjack su tutto il territorio degli USA.

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